(1974) La polizia di Napoli, coadiuvata dal funzionario statunitense Sam Accardo della Narcotic Bureau, decide di incastrare Willy Pastrone, il "signore della droga" della città. L'operazione fallisce e il commissario Rizzo, alias "Piedone", decide di interrogare Pastrone per l'ultima volta. Ma quando giunge a casa di lui, lo trova già morto, ucciso a suon di calci e pugni. Rizzo, ingiustamente accusato di omicidio, decide di investigare anche sull'arrivo dell'italo-americano Frank Barella, un presunto mafioso spedito in Italia perché indesiderabile; grazie alle informazioni di Barella (che in realtà si scoprirà poi un agente dell'FBI sotto copertura) e di Tom Ferramenti, Piedone comprende che c'è... continua a leggere... una talpa nella polizia, un agente corrotto che permette il traffico di droga nella città, e parte per un viaggio in Oriente deciso a smascherarlo. Giunto ad Hong Kong (dopo una tappa intermedia a Bangkok, in Thailandia, dove ha dei primi contatti grazie anche all'aiuto di un ladruncolo di Pozzuoli emigrato lì), trova un amico in Yoko, un bambino giapponese che ha perso i genitori. A suon di scazzottate ed energici ceffoni, i malavitosi non avranno vita lunga e alla fine Piedone, anche grazie all'aiuto del brigadiere Caputo, scopre che l'informatore corrotto era proprio Accardo. Arrestati tutti i colpevoli, il film si conclude spensieratamente in un'allegra spaghettata finale alla quale partecipano Rizzo, Barella, Yoko e tre simpatici marinai americani.