(1973) Napoli - Joe, un militare americano sotto effetto di droga, inizia a sparare alla polizia dal tetto di un edificio; dopo inutili trattative, interviene il commissario di polizia Rizzo, detto "Piedone", il quale agisce sempre disarmato ma, grazie ai cazzotti che lo contraddistinguono, riesce ad ottenere quasi sempre quello che vuole. La vicenda si sviluppa tutta sul filo della droga. Ferdinando Scarano, soprannominato "'o Barone", è un ex protettore di prostitute che, in contatto con il Clan dei marsigliesi (in cerca di nuove piazze al di fuori della Francia dove smerciare la droga) che gli forniscono protezione, gente e molto denaro, tenta il grande salto per diventare un boss di tutto rispetto.... continua a leggere... Piedone, sospeso dal servizio dal nuovo commissario capo (che non approva per nulla i suoi metodi) a causa di un pestaggio proprio a Scarano, in collaborazione con la vecchia camorra, scatena un putiferio per estromettere da Napoli i Marsigliesi che, oltre alla droga, portano anche violenza e corruzione. In particolare, Piedone è aiutato da un noto capoparanza, Manomozza. Riesce ad infliggere un duro colpo ai Marsigliesi distruggendo il loro laboratorio e pestando gli spacciatori. Scarano, messo alle strette, viene poi trovato ucciso in casa sua: il delitto è stato architettato in modo da tentare di addossarne la responsabilità proprio a Piedone.
Dopo una serie di indagini condotte in via non ufficiale, il commissario arriva a smascherare il responsabile di tutto questo, che risulta essere proprio Manomozza, che, nonostante la collaborazione con Piedone, intratteneva rapporti con i Marsigliesi per prendere poi il controllo del mercato della droga dopo aver eliminato il suo nemico personale, Scarano. Piedone ottiene la soffiata da Peppino, un gobbetto suo vecchio amico che sbarca il lunario fornendo informazioni alla polizia. Peppino gli rivela che il grande carico di droga si trova su una nave (la Tunis) in arrivo al porto ma, scoperto da Manomozza, viene ucciso non senza rivelare però a Piedone il suo assassino posizionando le dita della propria mano, prima di morire, proprio come quelle tipiche di Manomozza. Dopo aver trovato il carico di droga sulla nave grazie all'aiuto di tre marinai americani, Piedone riesce, dopo una violenta scazzottata nelle grotte sotterranee di Napoli, a catturare Manomozza e i suoi scagnozzi ed essere reintegrato in servizio con tutti gli onori.