(1974) Anno del Signore 1890. Padre Pedro e padre G. sono missionari in una comunità di indigeni che vive in un'isola dell'America Centrale. I loro valori di uguaglianza non sono benvisti né dal governatore locale, il marchese Gonzaga, né dalle alte sfere della chiesa locale, più vicina alla politica di sfruttamento degli abitanti attuata proprio dal marchese. Se poi i due preti passano anche ai fatti, scoppia una vera e propria rivoluzione che il marchese deve sedare chiedendo ed ottenendo dal vescovo che padre Pedro e padre G. siano trasferiti in un'altra missione sotto il suo diretto controllo. Naturalmente tutto ciò non è accettato di buon grado dai due missionari, che alla prima occasione lib... continua a leggere...erano tre prigionieri condannati a morte per tentata rivoluzione e scappano a bordo della loro nuova barca a vapore (l'altra è stata bruciata da Gonzaga per vendicarsi di un affronto subito). Mentre stanno tornando a casa, padre G. rivela che, anni fa, era un carcerato che rubò la tonaca di prete a padre Clementino, che aveva conosciuto in prigione.
Padre Pedro, infuriato, lo lancia fuori dalla nave e padre G. lascia il suo "indirizzo" dentro una bottiglia di champagne rubato a Gonzaga. Quando torna alla missione, padre Pedro trova dei nuovi missionari, e un uomo del vescovo che gli ordina di rimpatriare, perché in quella missione si praticavano magie e c'erano idoli pagani, e perché in quella missione vigeva la legge dell'eguaglianza, e tutto era di tutti, come in un insegnamento del Vangelo. Allora padre Pedro decide di andare a trovare padre G., che intanto ha fondato una nuova comunità di persone che vivono sugli alberi. Padre G., insieme alla sua comunità, va all'Anniversario dello sbarco dei conquistadores. Padre Pedro dice che non vuole andarci, ma segretamente va tra la folla che attende la parata, a cui avrebbe partecipato anche il vescovo. La folla e soprattutto padre Pedro, però, nota che il vescovo sta facendo un discorso imprevisto, in cui dice che tutto quello che è di Gonzaga, è di tutti.
Padre G., intanto, sta minacciando il vescovo con una pistola per fargli dire che tutte le persone nella comunità hanno gli stessi diritti. Subito dopo, la folla assalta i magazzini di Gonzaga, che ordina che padre G. sia impiccato. Ma padre Pedro, all'ultimo minuto, fa accendere dei fuochi d'artificio che provocano della nebbia a causa della combustione. Intanto si scatena una rissa che, come al solito, viene vinta da padre Pedro e da padre G., che si danno alla fuga. La storia finisce con padre Pedro che ruba una tonaca da prete a un missionario e si aggiunge alla comunità formata da padre G. e i 40 schiavi che erano scappati dalle piantagioni di Gonzaga.
Alla fine viene mostrata la seguente scritta: Ancora oggi, da quelle parti si racconta di una comunità dell'albero, una comunità libera e indipendente, dove tutti vivevano d'amore e d'accordo... meno naturalmente padre Pedro e padre G..